La sera precedente gli ultimi 350 metri verticali (1150 piedi) della Moraine A si erano rivelati troppo impegnativi da tentare. I 40 kg (90 libbre) del mio zaino mi avevano già pesato nei precedenti 600 m (1950 piedi) e la prospettiva di ulteriori sforzi dopo quelle 8 ore era più di quanto fossi disposto ad affrontare. Invece ho scelto di bivaccare sul fianco della montagna.

La mattina seguente mi sono svegliato verso le 04:30 e quando ho aperto la tenda, verso le 05:00, sono stato accolto da un bellissimo cielo dell'alba e da un fantastico, torbido strato di inversione nella valle sottostante.

Sentendomi riposato e rinvigorito ho iniziato ad affrontare l'ultima sezione fino alla cima della morena. La salita è stata decisamente più ripida rispetto al giorno precedente e, in ultima analisi, il mio progresso è stato di 1 metro verticale al minuto! Tuttavia pensavo che ogni minuto mi portasse 1 metro più vicino alla cima della morena, quindi ho continuato a lottare.

Questa foto è stata scattata a circa 120 m (390 piedi) sopra il mio campeggio. Mi ero tolto lo zaino per riposarmi più a lungo, avevo passato qualche minuto usando un panno per assorbire l'acqua di una sorgente e metterla nelle mie bottiglie d'acqua e poi, mentre ero seduto su una roccia piatta che osservava la valle e crogiolandomi al sole del mattino, vidi questo albero nodoso (e un po' rachitico) alla mia sinistra.

Fuori pista e attraverso massi alla rinfusa ho trovato un bel punto di osservazione per scattare questa sihouette. Per me è un'immagine che cattura l'ottimismo di quella salita mattutina.